Dante 2021: un grande progetto lungo la via Emilia per celebrare i 700 anni dalla morte del Sommo Poeta

In occasione del primo DanteDì (25 marzo 2020) l'IBC lancia ufficialmente il progetto di una mostra diffusa nelle biblioteche e negli archivi dell’Emilia-Romagna

Il 2021 sarà l’anno di Dante. Il Sommo Poeta morì a Ravenna tra il 13 e il 14 settembre del 1321 e per celebrare il settimo centenario della morte si svolgeranno numerosissime iniziative in tutta Italia e all’Estero. Per valorizzare al meglio il ricco calendario di eventi che le istituzioni culturali della regione stanno predisponendo, l’IBC ha pensato ad un progetto che possa coordinare un buon numero di Biblioteche e Archivi dell’Emilia-Romagna che possiedono un patrimonio dantesco di grande rilievo, sia per i documenti d’epoca, sia per la qualità dei manoscritti che trasmettono la Commedia (alcuni molto antichi o con miniature di pregio), sia per la risonanza anche biografica di molti luoghi in cui il Poeta ha sicuramente soggiornato, sino agli anni conclusivi della sua vita.
Ravenna sarà il cuore della presenza di Dante in questa regione, ma un percorso lungo la via Emilia, da Piacenza a Rimini, potrà integrare la visione con importanti materiali documentari e coinvolgere un ampio pubblico sia di studenti e insegnanti delle scuole. Sarà una risorsa per quei turisti interessati ad approfondimenti culturali e a mete magari non troppo battute. Il percorso proporrà numerosi aspetti rilevanti della ricezione delle opere dantesche e consentirà di ricostruire la cultura del primo Trecento in varie città emiliano-romagnole, grazie anche alla realizzazione di specifici supporti,  punto di partenza per ulteriori sviluppi di spazi e strumenti espositivi e didattici.

Intervista al presidente IBC, Prof Roberto Balzani su radioemiliaromagna

Il progetto si articola a partire dal patrimonio dantesco presente nelle Biblioteche e negli Archivi coinvolti e si focalizza su manoscritti pregiati o stampe rare, ma anche su documenti relativi alla diffusione di opere dantesche, come ad esempio gli Atti notarili ravennati relativi alla famiglia Alighieri. 

Anche le ricadute per il turismo culturale possono essere numerose, eventualmente con l’ulteriore coinvolgimento di altri centri che, pur non potendo sostenere un intero percorso espositivo, sono dotati di spazi suggestivi perché nominati nel poema o in altre opere dantesche. In quest’ottica, anche città come Reggio Emilia (ricordata nel Convivio), Ferrara (più volte menzionata per gli Este), Faenza (luogo di tragici fatti per le consuete lotte cittadine, dove si potrebbe peraltro realizzare una mostra di ceramiche a soggetto dantesco), Lugo e numerose altre possono quindi essere coinvolte in ulteriori specifici percorsi. In questo senso, sarà importante il coinvolgimento della Società Dante Alighieri, che garantisce, oltre a numerose sedi locali attive, la presenza in parchi letterari e una larga diffusione delle notizie presso le proprie sedi straniere (varie centinaia solo in Sud America).

Oltre alla competenza del personale che opera nei vari istituti coinvolti, il profilo scientifico di questo articolato progetto si avvarrà della preziosa collaborazione con la Società Dantesca Italiana di Firenze, nonché di vari esperti dell’Università di Bologna e di altri atenei, coinvolgendo anche l’Associazione degli Italianisti e il coordinatore del suo Gruppo Dante, prof. Alberto Casadei dell’Università di Pisa.

Gli istituti coinvolti:

Piacenza, Biblioteca Passerini-Landi

Parma, Biblioteca Palatina 

Modena, Biblioteca EstenseArchivio di Stato 

Bologna, Biblioteca dell’Archiginnasio, Biblioteca Universitaria, Archivio di Stato 

Imola, Biblioteca Comunale 

Forlì, Biblioteca A. Saffi 

Cesena, Biblioteca Malatestiana

Rimini, Biblioteca Gambalunga 

Ravenna, Biblioteca ClassenseBiblioteca dei Frati minori-Centro Dantesco

E per augurare Buon “DanteDì” vi proponiamo:

  • su radioemiliaromagna per i "Racconti d'autore" Nel mezzo del cammin di nostra vita. Estratto da “Dantemotivo”, colonna sonora alla recitazione dell’“Inferno” di Dante Alighieri: musica di Michele Bacci, voce di Alessandro Zurla.
    Il musicista Michele Bacci e l’attore Alessandro Zurla sono i protagonisti di “Dantemotivo”, un progetto che interpreta in chiave sonora la “Divina Commedia”, in cui la voce recitante e la musica originale invitano a immaginare il racconto come se fosse un film. In occasione del “Dantedì 2020” vi proponiamo un estratto dai primi due volumi dedicati all’“Inferno”: il Canto Primo, con lo smarrimento del poeta nella selva e l’incontro con Virgilio.
  • Su Lepida TV e su emiliaromagnacreativa la videolettura “L'ultimo sorriso di Beatrice - Paradiso XXXIII”(prima visione Lepida TV mercoledì 25 marzo, ore 18.50)
    Nel video si susseguono due momenti. Nel primo la lettura del XXXIII del Paradiso da parte di diverse persone, tra le quali il sindaco di Ravenna Michele de Pascale, padre Ivo Laurentini direttore del Centro Dantesco, attori, bibliotecari, semplici cittadini. Aprono e chiudono la lettura la voce di Vittorio Sermonti e la moglie Ludovica Ripa di Meana all’interno del Mausoleo di Galla Placidia. Tra i lettori anche Pablo Maurette, docente all’università di Chicago, che a Ravenna ha concluso #Dante2018, la lettura dei 100 canti in 100 giorni della Divina Commedia che aveva lanciato su Twitter. Nel secondo il breve racconto della cerimonia del 698° annuale di Dante realizzata grazie alla collaborazione con gli artisti Ermanna Montanari e Marco Martinelli. L’evento del dono dell’olio da parte della città di Firenze alla lampada votiva della tomba di Dante, che si ripete da tanti anni, nell’ultima edizione si è arricchito della partecipazione della città, di tanti sindaci delle città in vari modi legate a Dante. A cura del Comune di Ravenna-Assessorato alla Cultura.

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ultima modifica 2020-03-25T14:54:03+02:00
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