Tessuti

Conoscere e conservare i tessuti antichi e moderni. Abiti civili, liturgici, militari, teatrali, corredi vestimentari e d’arredo, strumenti di lavorazione e campionari di fabbrica dalle collezioni tessili dell'Emilia-Romagna.

La storia di una civiltà  dai suoi primordi ad oggi può essere letta e narrata attraverso l’arte tessile. La cospicua massa di tessuti a noi pervenuta sotto forma di frammenti, abiti civili, liturgici, militari e teatrali, integrati da corredi vestimentari e d’arredo, come pure da strumenti di lavorazione e campionari di fabbrica di varia epoca e provenienza, costituisce un prezioso patrimonio di testimonianze ampiamente documentato e diversamente distribuito sul nostro territorio regionale.

Dalla fine degli anni Settanta del Novecento ai giorni nostri conoscere, documentare, catalogare, conservare, diffondere, insegnare e valorizzare questo patrimonio, attraverso la comunicazione scritta, parlata e multimediale, è uno dei compiti perseguiti dall’Istituto per i Beni Artistici Culturali e Naturali della Regione Emilia-Romagna.

Le collezioni tessili regionali costituite da fondi consistenti di formazione  post-unitaria conservati nei Musei Civici di Modena, Bologna, Reggio Emilia e Ravenna e da nuclei storci più contenuti, ma  di non minor valore storico, come quelli di  Piacenza, Parma, Nonantola, Carpi, Rimini, Verrucchio, Sant’Arcangelo di Romagna, documentano materiali diversi che vanno dai reperti archeologici  di scavo, agli abiti  esclusivi dell’aristocrazia e del clero dal Medioevo al Novecento, fino alle vesti teatrali, alle divise militari e risorgimentali, inclusi le strumentazioni di fabbrica e i materiali poveri della civiltà contadina.

Per conoscere la geografia delle raccolte tessili regionali:

 

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