Un tesoro di fede al Castello dei Ronchi. Il vetro dorato paleocristiano e la reliquia di Santa Deodata
Insperatamente, un reliquiario secentesco contenente resti della santa o martire siracusana Deodata, vittima secondo la tradizione agiografica delle persecuzioni dioclezianee, ha restituito nel 2008 il fondo di una coppa in vetro con figure in foglia d'oro graffita effigianti i Santi Pietro e Paolo accompagnati da un'iscrizione beenaugurante. Datato al IV sec. d.C., esso costituisce per molti motivi una straordinaria reliquia che davvero meritava di essere indagata e valorizzata in modo conveniente.
L'incontro è infatti l'occasione per presentare pubblicamente le risultanze del restauro, delle indagini storico-artistiche e degli studi scientifici finora effettuati sul reperto e sul suo contesto di appartenenza. Oltre al vetro, di alto interessante sia negli aspetti tecnologici, sia sotto il profilo iconografico e archeologico, approfonditi da esperti della Soprintendenza Archeologica e da valenti studiosi locali, motivi di profonda attenzione suscitano infatti anche la teca che lo custodiva con le relative ossa, affidate alle competenze degli antropologi del Laboratorio di Bioarcheologia e Osteologia Forense dell'Università di Bologna, e i vari altri residui presenti, utili per arricchire e completare il quadro storico in cui si incornicia tale inaspettato ritrovamento.
In questo approccio globale, teso ad ampliarne l'orizzonte interpretativo, si inseriscono ulteriori interventi che mettono a fuoco specifici elementi di carattere agiografico o l'evoluzione paesaggistica e ambientale del territorio crevalcorese nel trapasso fra l'età tardoantica e il successivo periodo medievale o, ancora, prendono in esame le metodologie operative adottate per la conservazione di manufatti così particolari e fragili.
Il programma in sintesi
Saluti: Claudio Broglia Sindaco di Crevalcore, Thomas Casadei, Consigliere regionale dell'Emilia-Romagna e membro della Commissione Cultura, Beatrice Draghetti, Presidente della Provincia di Bologna, Filippo Maria Gambari Soprintendente Archeologo dell’Emilia Romagna, Fiamma Lenzi Istituto Beni Culturali Regione Emilia-Romagna, Silvia Marvelli Direttore Museo Archeologico Ambientale di San Giovanni in Persiceto.
Interventi: Paola Desantis, Soprintendenza per i Beni Archeologici; Pierangelo Pancaldi, archeologo; Carlo Zucchini, Accademia Indifferenti Risoluti; Cinzia Cavallari, Soprintendenza per i Beni Archeologici, Maria Giovanna Belcastro, Antonio Todero, Greta Bocchini, Fiorenzo Facchini, Laboratorio di Bioarcheologia e Osteologia Forense - Università di Bologna; Marco Marchesini, Soprintendenza per i Beni Archeologici; Rosanna Moradei, Opificio delle Pietre Dure di Firenze.
"I segreti del pozzo"
Nel corso della giornata il Gruppo Ravennate Archeologico - G.R.A. ha effettuato uno scavo archeologico in uno dei pozzi del Castello dei Ronchi. Nel pomeriggio, dalle 15.00 doppio appuntamento per i partecipanti : Paola Desantisha illustrato lo scavo in corso, mentre Carlo Zucchini ha introdotto i presenti alla conoscenza del Castello.
Dove e Quando
Crevalcore (BO)
Castello dei Ronchi
loc. Bolognina
via Argini Nord 3277/B
Info
Istituzione dei Servizi Culturali
"Paolo Borsellino"
tel. 051-988.558-559
e-mail: istituzione@comune.crevalcore.bo.it
website: www.comune.crevalcore.bo.it