Medioevo al margine
In parallelo con la mostra "Medioevo Svelato. Storie dell’Emilia-Romagna attraverso l’archeologia" e le iniziative culturali di contorno, la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara e l'Università Ca' Foscari-Dipartimento di Studi umanistici, coordinatori del progetto scientifico, e l'Istituto Beni Culturali, hanno promosso un incontro di studio che intendeva approfondire e ampliare alcuni dei temi ispiratori della mostra, gettando lo sguardo anche oltre la realtà regionale e analizzando aspetti che caratterizzano un segmento temporale di quasi un millennio, fra Tardoantico ed età di Mezzo.
Ampio spazio è stato dedicato, com'è naturale, all'Emilia-Romagna, dove l'intensificarsi di scoperte, ricerche e scavi ha rivelato una notevole diversificazione del quadro culturale e consentito di acquisire una messe di dati interessanti sulla genesi di alcune realtà urbane maggiori e su nuclei abitati minori, talora scomparsi dalla memoria. Una serie di contributi ha trattato invece argomenti specifici e trasversali: dai restauri e dalle indagini scientifiche eseguite su particolari classi di oggetti alle tecniche di lavorazione di manufatti di pregio, senza trascurare questioni solo apparentemente marginali dell'organizzazione quotidiana come lo smaltimento dei rifiuti nelle città medievali.
I saluti di apertura sono stati portati da Roberto Balzani, presidente dell'IBC, mentre i curatori scientifici Sauro Gelichi e Luigi Malnati hanno introdotto i lavori con una riflessione sulle ragioni della mostra e del convegno.
Nell'occasione è stato presentato al pubblico il volume "Medioevo svelato. Storie dell’Emilia-Romagna attraverso l’archeologia" (Catalogo della Mostra, Bologna, Ante Quem 2018), realizzato con il sostegno dell'IBC.