Castenaso per i 150 anni dell'Unità

Un ricco e variegato programma di iniziative e di opportunità di conoscenza e ricordo è ciò che il Comune di Castenaso, con il coinvolgimento di numerose istituzioni locali e con il patrocinio e la collaborazione dell'IBC, ha offerto alla cittadinanza in occasione delle celebrazioni per il 150° anniversario dell'unificazione del paese.

Allegoria Italia Antonio MuzziIn un arco di tempo di quasi quaranta giorni (15 marzo - 20 maggio 2011) una serie di eventi culturali - concerti, proiezioni cinematografiche, mostre, tavole rotonde, conferenze - si sono susseguiti, coinvolgendo diversi luoghi e realtà del territorio e facendo emergere la memoria di uomini, fatti, circostanze uniti dal filo della storia sotto il segno dell'impegno civile e culturale sfociato nella nascita  dell'Italia unita.

Fra le personalità  in vario modo legate al territorio castenasese nel periodo cruciale del primo e secondo Ottocento  non poteva non essere rievocata la figura di Gioacchino Rossini che nella Chiesa della Beata Vergine del Pilar a Madonna di Castenaso impalmò la bella e virtuosa soprano Isabella Colbran e in questa località ebbe una villa di campagna ove la cantante chiuse la sua vicenda terrena. Proprio nel Santuario del Pilar, musiche rossiniane e melodie risorgimentali ricreeranno nella serata del 16 marzo l'atmosfera di quel tempo glorioso.

Castenaso 150°Per non parlare di Giovanni Gozzadini e della moglie Maria Teresa Serego Alighieri, protagonisti di primo piano delle vicende risorgimentali dell'area bolognese, ma anche studiosi di storia locale, appassionati di archeologia, fautori di quell'importante scoperta archeologica che ha consegnato  la frazione di Villanova di Castenaso alla fama nazionale e internazionale. Il MUV - Museo della civiltà villanoviana ha ospita fra aprile e maggio 2011 un ciclo di conferenze che hanno rivisitato il cammino compiuto da Castenaso prima e dopo l'Unità ed illustrato sotto diverse angolature la biografia dei due celebri coniugi, il loro operato, il loro ambiente domestico e culturale,  rinverdendone il ruolo e l'importanza nel contesto della neonata scienza dell'archeologia preistorica e dello sviluppo civile della giovane nazione.  Per l'IBC, il programma includeva interventi di Elisabetta LandiFiamma Lenzi.

 

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