"Apparecchiare per i vivi e per i morti" : una mostra al MUV
Sin da quando, nel 2009, il MUV - Museo della civiltà Villanoviana ha preso vita, era chiara nella sua missione la volontà di porsi come organismo culturale attivo, capace di offrire strumenti e opportunità per ampliare le conoscenze sulla fase della protostoria italiana che è contrassegnata dalla cultura villanoviana e dalle sue espressioni materiali, preludio allo sviluppo della civiltà etrusca classica.
Con l'appoggio e la collaborazione della Soprintendenza Archeologia dell'Emilia-Romagna e dell'IBC, in accordo anche con altre realtà museali del territorio bolognese (il Museo Civico Archeologico di Bologna il Museo Civico Archeologico e Paleoambientale "E. Silvestri" di Budrio, il Museo della Preistoria "L. Donini" di San Lazzaro di Savena), è stato così messo a punto un programma di iniziative espositive, il cui scopo precipuo era far conoscere, valorizzare e ricondurre ad unità un insieme di ricche testimonianze villanoviane emerse nel comprensorio di Castenaso e nei territori limitrofi in oltre un secolo e mezzo di ricerche e scoperte fortuite. Allo stesso tempo le mostre, proposte con cadenza annuale sotto il titolo unitario “Castenaso villanoviana: scavi archeologici dal 1853 ai giorni nostri”, si prefiggevano di aggiornare il pubblico sulle novità archeologiche che scavi programmati o ritrovamenti occasionali apportano al quadro complessivo del popolamento castenasese e del quadrante territoriale contermine.
L'iniziativa del 2015 "Apparecchiare per i vivi e per i morti. I Villanoviani di pianura a partire dagli scavi di Elsa Silvestri”, ripresentava, a distanza di alcuni decenni dall'effettuazione delle relative campagne di scavo, una serie di materiali facenti capo tanto a contesti funerari (Scuole Medie, Ca' dell'Orbo), quanto all'importante realtà insediativa di via Gramsci/via Tosarelli. A questi si sono aggiunte testimonianze della piccola, ma davvero importante necropoli, riaffiorata durante la costruzione della nuova chiesa intitolata alla Madonna del Buon Consiglio, e una sepoltura di inumato proveniente da Quarto Inferiore.
La possibilità di leggere, simultaneamente e in una prospettiva cronologica corrispondente all'arco di ben quattro secoli (IX-VI sec. a.C.), elementi culturali legati ai rituali funebri e alla quotidianità di un abitato - occasione che si presenta davvero di rado nei siti di così remota antichità - ha consentito di restituire un quadro completo delle espressioni materiali e ideologiche di questo aspetto culturale, nel cui ambito l'esposizione ha scelto come focus il tema del banchetto per le sue molteplici implicazioni in ogni momento della vita sociale di una comunità.
Visualizza i materiali archeologici del MUV nel Catalogo del Patrimonio Culturale dell'Emilia-Romagna, coordinato da IBC - Servizio BAM
Quando e Chi
Inaugurazione 3 ottobre 2015Interventi di Giorgio Tonelli - Assessore alla Cultura del Comune di Castenaso; Stefano Sermenghi - Sindaco del Comune di Castenaso; Giulio Pierini - Sindaco del Comune di Budrio; Luigi Malnati - Soprintendenza Archeologia Emilia Romagna; Fiamma Lenzi - Istituto Beni Culturali - Servizio Musei