Il fondo Fondazione Fellini

La Fondazione Federico Fellini ha l'obiettivo di conservare e promuovere, con attività permanenti e iniziative temporanee, il lavoro e l'opera del Maestro scomparso il 31 ottobre del 1993.
Presidente della Fondazione, nata a Rimini nel 1995 per espressa volontà di Maddalena Fellini, è Pupi Avati. Il direttore è Vittorio Boarini, per trent'anni alla guida della Cineteca Comunale di Bologna. Del Comitato scientifico fanno invece parte Gian Piero Brunetta, Michele Canosa, Maurizio Giammusso, Jean A. Gili, Vincenzo Mollica, Jacqueline Risset, Gianni Rondolino, Mario Sesti, Giorgio Tinazzi e Sergio Zavoli.
Dal 2003 è affiliata alla FIAF, Fédération Internationale des Archives du Film, del cui Comitato Direttivo Boarini fa parte dal 2005.
Gli elementi centrali del programma che la Fondazione intende continuare a svolgere sono la promozione di iniziative con cui celebrare l'opera del Maestro e la costituzione di un vero e proprio centro di studi felliniani che rappresenti un punto di riferimento ineludibile sul piano nazionale e internazionale.
Ciò comporta la costituzione di una biblioteca che comprenda tendenzialmente tutti i testi riguardanti il Maestro, unitamente all'archivio delle carte, delle foto, dei manifesti, dei disegni, e che integri quanto la Fondazione possiede (ed è un patrimonio cospicuo) con quello che verrà in seguito acquisito attraverso un'azione mirata.
Naturalmente non saranno trascurati i film, per i quali la Fondazione interviene, come nel caso de Il bidone, anche con operazioni di restauro.

Il centro ha da qualche tempo anche una parte museale utilizzata al momento anche come sede di mostre, sia provenienti dall'esterno che realizzate con i materiali del ricco Archivio della Fondazione, ma sempre incentrate su Federico Fellini e sui molteplici aspetti della sua carriera artistica.

Si prevede che lo spazio in un futuro molto prossimo diventi un vero e proprio Museo, con l'esposizione permanente dei disegni originali del maestro, dei premi, della biblioteca personale, di video, di costumi ed elementi di scenografie dei suoi film nonché del libro dei sogni, il preziosissimo reperto che la Fondazione sta acquisendo e che contiene la documentazione della produzione onirica di Fellini di oltre vent'anni, da lui stesso illustrata con testi e disegni.
La valorizzazione di queste memorie avviene anche attraverso attività quali la presentazione di cicli di film, soprattutto per i giovani, mostre, convegni ed eventi tesi a ricordare date importanti per la vita e le opere di Fellini.

Infine l’attività editoriale che non è limitata alla produzione di cataloghi e materiale di documentazione per le mostre e i convegni, ma comprende pubblicazioni di grande interesse scientifico e ha il proprio punto di eccellenza nella rivista trimestrale “Fellini Amarcord”, nata nel 2001 e pubblicata in italiano e in inglese.

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ultima modifica 2012-04-19T15:19:00+02:00
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