Territorio e paesaggio

Mercato Sonato

Far rivivere, sotto forma di luogo culturale, un edificio che ha accolto per decenni gli scambi tra i bolognesi, in un quartiere della città che oggi accoglie cittadini da tutto il mondo: è questo l’obiettivo del progetto con cui l’associazione “Senzaspine” animerà il Mercato San Donato con musica, immagini, performance e laboratori.

Costruito negli anni ’50 su progetto dell’architetto Umberto Rizzi, il Mercato San Donato non è stato solo un luogo di acquisti, anche una piazza coperta in cui ci si incontrava e si socializzava. Chiuso da anni, oggi si presta a essere utilizzato come luogo privilegiato di scambio culturale in un quartiere che, più di altri, fa da porta di accesso alla città per i nuovi arrivati.
Il progetto, condotto da un’associazione nata come orchestra autogestita, partirà da un piano di riqualificazione dell’edificio basato su un attento lavoro di ripristino della sua funzionalità, realizzato grazie a laboratori partecipati di ideazione e autocostruzione degli arredi interni, in modo da coinvolgere la comunità nella preparazione e nell’allestimento degli spazi.
Verrà quindi realizzato un palinsesto di iniziative culturali (performance, workshop, seminari, conferenze, installazioni, mostre e videoproiezioni) in cui, a ogni colore dell’iride, sarà associata un’arte: rosso per la musica, blu per il cinema, giallo per il teatro, e poi di seguito per fotografia, danza, pittura e scultura.

Progetto presentato da: Associazione “Senzaspine”, Bologna
in partenariato con: Comune di Bologna, Quartiere San Donato e Dipartimento Economia e promozione della Città; Società “Cisclostile Architettura”, Bologna; Gruppo informale “Giovani danzatori bolognesi”, Bologna; Associazione” “Arancine”, Bologna; Associazione “Fucine vulcaniche”, Bologna; Studio grafico “Emmaboshi”, Bologna

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ultima modifica 2017-03-17T11:04:00+01:00
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