Online il sito del progetto CRATERI

Il progetto è il vincitore dell'avviso pubblico IBC volto alla riattivazione di spazi in disuso nei Comuni feriti dal sisma 2012

CRATERI è il progetto vincitore dell'avviso pubblico IBC volto alla  riattivazione di spazi in disuso nei Comuni coinvolti nel sisma del 2012. Le fasi e i processi del progetto, così come la mappatura territoriale, sono ora disponibili in un sito web disponibile al seguente indirizzo: https://crateri.eu

LA STORIA
Il progetto di mappatura e rigenerazione culturale parte dagli stimoli portati alla nuova Legge Regionale sul "Contenimento e consumo di suolo" (L.R. 24/2017) In particolare per quanto riguarda la creazione di un "Albo degli immobili resi disponibili per la rigenerazione urbana" (art.15 L.R.24/2017)  e gli "Usi temporanei" degli spazi abbandonati o dismessi (art. 16 L.R. 24/2017).
L'
IBC, raccogliendo queste sollecitazioni e partendo dall’attività svolta dal Centro di Documentazione Regionale del Sisma (istituito dalla Regione nel 2017), finalizzato a raccogliere e documentare le fasi che hanno caratterizzato il terremoto del 2012 in Emilia-Romagna, ha dato vita, attraverso il proprio Servizio Beni Architettonici e Ambientali, ad un '"Avviso pubblico per la presentazione di progetti multidisciplinari per la mappatura e la rigenerazione culturale dei nove Comuni della provincia di Modena coinvolti dal sisma 2012" (D.D. 132/2019)L'Avviso si proponeva di individuare uno o più progetti innovativi di rigenerazione culturale da sostenere mediante la concessione di un contributo (60mila euro), con l’obiettivo di riattivare, attraverso azioni di comunità, spazi - in tutti o in alcuni dei nove Comuni della Provincia di Modena - che a seguito dell’evento sismico, risultassero abbandonati, dismessi o sotto utilizzati.

IL PROGETTO VINCITORE
CRATERI
è il progetto vincitore della selezione attuata a seguito dell’Avviso. Presentato da un collettivo di gruppi aventi provenienza e formazione diversa e coordinati dall’Associazione bolognese Planimetrie Culturali, Il progetto, che ha visto l’adesione dei Comuni di Concordia sulla Secchia e di Medolla,  si è articolato in due fasi: la 1° fase di mappatura fotografica degli spazi in disuso in tutti i Comuni del cratere del sisma  (anche di quelli che non hanno aderito al progetto); la 2° fase rappresentata principalmente da azioni dal basso con laboratori partecipati che hanno coinvolto bambini e adulti sui temi del paesaggio,  della storia locale di luoghi e di edifici.

GLI ATTORI E LE AZIONI
Il percorso intrapreso nei 4 mesi di durata del progetto (settembre-dicembre 2019)  ha visto svilupppare diverse attività: dagli incontri con le amministrazioni comunali svolti dall’Associazione Planimetrie culturali, alla mappatura fotografica del Collettivo Forza Maggiore che ha individuato e rilevato fotograficamente gli edifici abbandonati e  segnalati dalle amministrazioni e dai cittadini. Ha completato il censimento fotografico  una mappatura “emozionale” condotta dall’Associazione Spazi Indecisi, che ha realizzato  interviste con i cittadini di Medolla e Concordia, per riportare in mappa le aspettative emotive che, su quei luoghi, hanno espresso le comunità. Un team di architetti e giuristi, ha successivamente fissato incontri con amministratori e tecnici comunali, per definire le “potenziali” nuove destinazioni rispetto a quelle originarie dell’edificio o del luogo individuato, valutando le condizioni strutturali, le criticità, i tempi delle ristrutturazioni (ove previste), i bisogni delle amministrazioni e le aspettative dei cittadini.
Tra le attività svolte vi è stata quella dei laboratori didattici, svolta dall’Associazione Amigadala, rivolta al mondo della scuola, che ha avuto la finalità  di sviluppare la conoscenza e consapevolezza nei ragazzi, del territorio che abitano.  L’obiettivo è stato quello di indurre una maggiore attenzione all’osservazione della città e del territorio e valorizzare la capacità dei ragazzi a osservare con sguardi nuovi il paesaggio che li circonda.

LA FASE FINALE
Un team di giuristi ha incontrato stakeholder e cittadini in merito agli aspetti di possibile destinazione e gestione di questi spazi e ha messo a punto una “cassetta degli attrezzi” formata da  norme e regolamenti possibili, finalizzata a costituire un utile supporto per gli amministratori locali. A questo proposito, particolarmente interessante, è la proposta  di una nuova figura professionale: quella dell’attivatore territoriale, figura di raccordo e coordinamento tra le comunità e le amministrazioni e a cui è destinata la parte finale e teorica del progetto CRATERI.
La conclusione del Progetto CRATERI ha previsto la realizzazione di una Festa di Comunità che si è svolta il 21 dicembre 2019 al Teatro Facchini di Medolla e che ha avuto l’obiettivo di restituire pubblicamente i risultati del lavoro svolto con le comunità.

La sezione dedicata alla "Mappatura e rigenerazione culturale" del sito IBC

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