Archivi-a-Mo
Il Progetto Archivi-a-Mo, promosso nel 2007 con un rilevante impegno finanziario dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, in particolare ha inteso valorizzare gli archivi storici del capoluogo e del territorio modenese dei secoli XIX e XX.
L'obiettivo è quello di arricchire la conoscenza dei protagonisti e delle vicende di una millenaria storia cittadina e provinciale, facilitando l'accesso alle informazioni presenti negli archivi di istituzioni, enti locali, associazioni, istituti scolastici, imprese, famiglie e persone. Il progetto coinvolge tutti gli enti istituzionalmente preposti alla valorizzazione del patrimonio culturale documentario. Esso si fonda su un protocollo d'intesa, promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, firmato il 9 ottobre 2008, che costituisce una novità per il settore e che prevede che il Ministero per i beni e le attività Culturali - Direzione regionale per i Beni culturali e paesaggistici dell’Emilia-Romagna e per essa la Soprintendenza Archivistica, l’Istituto beni culturali e per esso la Soprintendenza per i beni librari e documentari, il Centro di Documentazione della Provincia di Modena collaborino attivamente agli interventi di inventariazione e informatizzazione degli archivi selezionati tramite il Progetto Archivi-a-Mo.
Gli inventari di archivi prodotti da significative realtà istituzionali modenesi, pubbliche e private, sono stati elaborati e pubblicati all'interno del sistema informativo curato dall'Istituto per i beni artistici, culturali e naturali, IBC Archivi, e tramite sistemi informativi a carattere tematico come Archivi del Novecento.
L'elaborazione e la pubblicazione di questi inventari in IBC Archivi consente di valorizzare gli esiti del progetto modenese all'interno del sistema informativo regionale, partecipato dagli Enti locali e da Istituti culturali, che raccoglie in un contesto unitario le descrizioni di archivi, soggetti produttori e conservatori, offrendo così modalità di ricerca integrate sugli interventi del Progetto Archivi-a-Mo e su questi ultimi in relazione alle altre molteplici fonti descritte.
Le descrizioni inventariali sono accessibili anche da SIUSA – Gli archivi dell'Emilia Romagna, che, come parte di un più ampio sistema che descrive il patrimonio archivistico non statale e tutelato dallo Stato, raccorda sistemi informativi sviluppati localmente da istituzioni pubbliche e private e consente di accedere direttamente all'insieme delle descrizioni dei fondi inventariati nel contesto del progetto Archivi-a-Mo, indipendentemente dal sistema informativo in cui sono stati prodotti.
Convegno Archivi-a-mo
Sessantadue fondi d'archivio modenesi degli ultimi due secoli - quanto basterebbe a riempire uno scaffale lungo cinque chilometri - sono stati recuperati in quattro anni grazie ad "Archivi-a-Mo", il progetto per la salvaguardia e la valorizzazione degli archivi storici promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena.
I risultati dei primi quattro anni di attività di "Archivi-a-Mo" saranno illustrati in un incontro pubblico a Modena in programma giovedì 14 ottobre 2010, alle ore 15, presso la sala Ex Oratorio del Palazzo dei Musei. Interverranno i rappresentanti delle istituzioni coinvolte nel progetto - oltre alla Fondazione, la Direzione Regionale per i Beni culturali e paesaggistici dell'Emilia-Romagna, la Soprintendenza archivistica per l'Emilia-Romagna e la Soprintendenza per i Beni librari e documentari della Regione Emilia-Romagna, il Centro di Documentazione della Provincia di Modena -; a seguire Maurice Aymard, docente della Scuola di Alti Studi in Scienze Sociali di Parigi, terrà una lectio magistralis sul tema "Gli archivi: studiare il passato per capire il presente e preparare il futuro". Nella seconda parte dell'incontro si darà dimostrazione concreta del lavoro svolto, attraverso prove di "navigazione" on line tra le carte digitalizzate, accessibili sul portale IBC archivi, e approfondimenti specifici su alcuni degli archivi trattati.
Programma
Convenzioni/ Accordi: Archivi a Modena
Archivi-a-mo Protocollo d’intesa tra la Direzione regionale per i Beni culturali e paesaggistici dell’Emilia-Romagna, l’IBC, il CEDOC della Provincia di Modena e la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena
Convenzione Archivi-a-Mo