conservare e restaurare
L’Istituto regionale ha da sempre affiancato allo studio dei tessuti la loro tutela in un combinato di azioni conoscitive e conservative che hanno visto operativi e complementari i due ambiti di intervento.
Nello specifico per gli aspetti conservativi ha promosso:
Il Restauro dei materiali con il ripristino degli ambienti museali e la messa a punto dei contenitori che li conservano.
Consulta :
- La Banca Dati Restauro IBC
- Presentazioni di alcuni restauri promossi e finanziati dall'IBC
- I Progetti di riallestimento delle due Collezioni Tessili storiche più importanti della regione: la Gandini di Modena e la Raccolta Tessile di Bologna. ll recupero della raccolta modenese avviato nel 1985 é oggi interamente concluso, ha previsto il riadeguamento dell’ambiente ai parametri museali indoor, il ripristino delle vetrine ottocentesche in ferro e vetro a parete, il restauro dei materiali e la loro riesposizione a rotazione. Il recupero della raccolta bolognese, invece, è in corso d’opera con parte dei materiali già studiati e restaurati e il progetto definitivo di riallestimento ex-novo in una sala dedicata del Museo (1.87 MB)
Il Dibattito sulle problematiche conservative:
- Una mostra a Ferrara, casa Romei, nel 1990
- Due convegni organizzati, uno ai Musei di Palazzo Farnese a Piacenza nel 2000 dedicato alla conservazione degli arazzi, l’altro, al Salone del Restauro di Ferrara nel 2001 focalizzato sui problemi di restauro e riallestimento delle Tappezzerie Storiche
- Un convegno al Salone del Restauro di Ferrara nel 2008 con pubblicazione degli atti nel 2010 (Vintage. La memoria della moda) dedicato alla conservazione di abiti e accessori del Novecento confezionati con materiali vecchi e nuovi (artificiali e di sintesi chimica)
- Riflessioni passate e recenti su come Conservare i materiali tessili del Risorgimento (divise,bandiere ecc.) a cura di Iolanda Silvestri in Storie dal Tricolore. Restauri nei Musei del Risorgimento, in, Emilia-Romagna,RER/IBC, 2011
- L’inserimento nella normativa regionale degli standard museali dei criteri per la Conservazione Preventiva di questa tipologia di materiali ad alta deperibilità (Deliberazione della Giunta Regionale n.309 del marzo 2003 in ottemperanza alla normativa nazionale sugli standard museali del 2001) con misure conservative obbligatorie come la schermatura totale dalla luce naturale, il controllo periodico dei valori di Temperatura (19/24°), Umidità Relativa (30/50%), Illuminamento (50 Lux) e Qualità dell’Aria (Oggetti nel tempo: Principi e tecniche di conservazione preventiva, Prato 2007,pp.38,44,183)