Il docu-film "L'alba degli Etruschi. Aspetti e testimonianze della cultura villanoviana" proiettato ad Atene durante l'AGON Festival - Φεστιβάλ Αρχαιολογικής Ταινίας ΑΓΩΝ, una delle più importanti rassegne internazionali dedicate alla cinematografia archeologica.
Archivio delle iniziative di valorizzazione
Il volume "Geopaleontologia dei Gessi Bolognesi. Nuovi dati sui depositi carsici del Pleistocene superiore" raccoglie una serie di contributi multidisciplinari messi a punto di diversi enti di ricerca, fra cui l'IBC, dedicati allo straordinario deposito della Cava a Filo e ad altri giacimenti fossiliferi del distretto sanlazzarese.
Reenactment e rievocazione dell'Evo antico al Parco Archeologico di Travo (PC), La collaborazione fra il Parco Archeologico di Travo e gruppi di rievocazione dell’Evo Antico è nata ad aprile 2011 durante il corso di formazione “E’di scena la storia”, organizzato, nell'ambito del progetto europeo PArSJAd, dall’IBC con le associazioni La Parma, Archeostorica e De Bello Italico. Il progetto di rievocazione preistorica che raggruppa queste realtà aveva come obiettivo di unire l’aspetto ricostruttivo offerto dalla ricerca archeologica e l’atto rievocativo incentrato sullo spettacolo.
Nell’ambito del progetto strategico comunitario ParSJAd - Parco Archeologico dell’Alto Adriatico, l’Istituto Beni Culturali, in collaborazione con le associazioni La Parma, Archeostorica e De Bello Italico, ha organizzato fra aprile e maggio 2011 sei incontri formativi di specializzazione e di aggiornamento (tre seminari, due laboratorio, un project work) sui temi della ricostruzione e della rievocazione storica dell’evo antico in rapporto alla valorizzazione del patrimonio storico e archeologico e come opportunità socio-economica e culturale di sviluppo territoriale.
Una conversazione a più voci dedicata alle fasi operative susseguenti lo scavo archeologico, a partire dalle esperienze che hanno visto come oggetto di intervento le necropoli villanoviane di Marano e della nuova Chiesa. Nell'occasione sono stati resi noti i risultati del cantiere-scuola di restauro sostenuto da IBC e realizzato grazie alla partecipazione di giovani studenti universitari.
La XIII Rassegna del Documentario Archeologico, un evento culturale creato perché gli appassionati di archeologia e storia possano godere della proiezione di documentari e filmati introdotti da esperti del settore, autori, registi e archeologi (Mediateca di S. Lazzaro di Savena 20-22 novembre 2015) ha accolto nel programma il docu-film "L'Alba degli Etruschi. Aspetti e testimonianze della cultura villanoviana", prodotto da IBC
Una straordinaria mostra dedicata ai dinosauri e ai giganti dell'era glaciale, i grandi protagonisti che hanno dominato per migliaia di anni la scena della vita terreste. Ben 30 ricostruzioni iperrealistiche a grandezza naturale, 15 fra murales e ricostruzioni paleoambientali, 90 pannelli didattici per soddisfare ogni curiosità dei visitatori.
Eccellente storico locale, senatore del Regno, esponente di spicco della cultura italiana fra primo e secondo Ottocento, Giovanni Gozzadini è noto anche per il suo impegno di archeologo, cominciato proprio con la scoperta delle prime testimonianze di quell’aspetto culturale della prima età del Ferro – il Villanoviano – che ha dato a lui stesso e alla località di Villanova fama imperitura, consegnandogli un posto di primo piano nella storia dell’archeologia europea.
Un ricco e variegato programma di iniziative e di opportunità di conoscenza e ricordo è ciò che il Comune di Castenaso, con il coinvolgimento di numerose istituzioni locali e con il patrocinio e la collaborazione dell'IBC, ha offerto alla cittadinanza in occasione delle celebrazioni per il 150° anniversario dell'unificazione del paese.
Progetto finalizzato alla creazione di un sistema per l'elaborazione di cartografia archeologica digitale che può essere utilizzato in maniera efficace e operativa dalle pubbliche amministrazioni in fase di redazione dei P.R.G ed è costituito da un G.I.S. che riporta tutte le evidenze archeologiche presenti o segnalate su di un territorio e ne permette l'analisi.
Una mostra "Aqva Fons Vitae. Identità storia memoria di una comunità", incentrata sul pozzo romano di via Caselle e sul tema delle acque dall'età antica all'epoca moderna. Un evento nato dalla collaborazione fra il Comune di San Lazzaro di Savena, l'IBC, la Soprintendenza Archeologia, il Consorzio della Bonifica Renana.
Terzo appuntamento - a Crevalcore - per la mostra promossa dal Consorzio di Bonifica Burana e dal Museo Archeologico Ambientale di S. Giovanni in Persiceto, in collaborazione con l'IBC, la Provincia di Bologna, il Comune di Crevalcore, le Soprintendenze Archivistica e per i Beni Archeologici dell'Emilia Romagna, gli Archivi di Stato di Modena, Bologna e Ferrara, i Dipartimenti di Paleografia e Medievistica e di Discipline Storiche dell'Ateneo bolognese.
La mostra, promossa dal Consorzio Burana e dal Museo Archeologico Ambientale di S. Giovanni in Persiceto, in collaborazione con l'IBC, la Provincia di Modena, il Comune e la Partecipanza Agraria di Nonantola, le Soprintendenze Archivistica e per i Beni Archeologici dell'Emilia Romagna, gli Archivi di Stato di Modena, Bologna e Ferrara, i Dipartimenti di Paleografia e Medievistica e di Discipline Storiche dell'Ateneo bolognese, ripercorre il lungo arco temporale che dall'antichità e dalle prime trasformazioni dell'ambiente naturale ci porta ai nostri giorni e all'attività dell'attuale Consorzio di bonifica. Dopo S. Giovanni in Persiceto, ecco l'edizione ospitata a Nonantola.
La mostra, promossa dal Museo Archeologico Ambientale di S. Giovanni in Persiceto e dal Consorzio Burana, in collaborazione con l'IBC, le Soprintendenze Archivistica e per i Beni Archeologici dell' Emilia-Romagna, gli Archivi di Stato di Modena e Bologna, i Dipartimenti di Paleografia e Medievistica e di Discipline Storiche dell'Ateneo bolognese, ha ripercorso, prendendo le mosse dalle fasi storiche più antiche per giungere sino ai giorni nostri, le tappe che hanno portato alla gestione e tutela delle acque nel distretto territoriale ora di competenza del Consorzio, ossia il bacino idrografico del Panaro dal crinale appenninico sino all'Oltrepò mantovano.
Attraverso l'esposizione di una serie di rinvenimenti di vecchia data e recenti la mostra "Apparecchiare per i vivi e per i morti. I Villanoviani di pianura a partire dagli scavi di Elsa Silvestri” offre un quadro del popolamento villanoviano durante la prima età del Ferro nel quadrante territoriale castenasese e limitrofo.
In qualsiasi modo le si voglia definire, accentuandone maggiormente l’aspetto ludico-spettacolare oppure lo spiccato carattere didattico-educativo, living history, rievocazione storica e archeologia sperimentale fanno ormai stabilmente parte degli strumenti culturali ritenuti fra i più efficaci per proporre la rivisitazione del passato, il recupero di antiche quotidianità, la valorizzazione delle tradizioni storico-culturali di un periodo o di un’area geografica determinati. Un convegno, il primo dedicato a questi temi, ne ha preso in esame prospettive di sviluppo, ricerche e proposte.
Una mostra dedicata alla trasformazione del territorio castelfranchese, al confine tra Modena e Bologna, dal dominio degli Etruschi a quello di Roma. L'esposizione intendeva rievocare la nascita e la storia di Forum Gallorum attraverso i contesti archeologici più significativi, provenienti dai depositi o da scoperte recenti e in parte mai esposti prima d'ora.
Un'attività formativa e di orientamento specialistico, secondo la metodologia del cantiere-scuola, per il recupero conservativo e la preparazione a fini museali di materiale archeologico destinata a studenti e specializzandi di questo ramo disciplinare. La formula prescelta dall'IBC e ampiamente collaudata in precedenti esperienze si è rivelata la più adatta a offrire ai giovani un'opportunità per far loro prendere contatto concreto con l'insieme dei processi di gestione del patrimonio dell'antichità
Confermando una scelta metodologica e operativa già sperimentata più volte con successo, a partire dal 2011 il Servizio Musei dell’IBC ha cominciato a sviluppare con continuità progetti di conservazione e restauro del patrimonio archeologico secondo la formula del cantiere-scuola, a duplice valenza, esecutiva e formativa, rivolti a studenti e specializzandi ina rcheologia