"Villanova e Verucchio. Un'antica storia comune"
La mostra presentava i protagonisti delle scoperte effettuate nel territorio bolognese prossimo a Villanova e a Verucchio nel Riminese e valorizzava parte dei materiali che furono recuperati grazie alle loro esplorazioni. I coniugi Giovanni Gozzadini e Maria Teresa Serego Allighieri, tra il 1853 e il 1856, scavarono il sepolcreto di Caselle di S. Lazzaro di Savena, attiguo ai loro possedimenti di Villanova, mentre l'archeologo piemontese Edoardo Brizio, trapiantato a Bologna, e Alessandro Tosi tra il 1893 e 1894 indagarono la necropoli del Lavatoio (poderi Ripa e Campo del Tesoro) di Verucchio.I materiali messi in luce costituiscono oggi una parte delle collezioni e dei percorsi di visita rispettivamente del Museo Civico Archeologico di Bologna e di quello di Verucchio.
L’evento costituiva un’importante occasione per ospitare al MUV i materiali verucchiesi normalmente esposti nella Sala III del Museo Civico Archeologico di Bologna dedicata proprio a Verucchio (podere Ripa), chiusa al pubblico insieme ad altre parti del percorso per lavori di manutenzione. L'esposizione si offriva anche un'opportunità per rivisitare e far conoscere al pubblico i metodi e le caratteristiche della ricerca archeologica nella loro evoluzione storica.
Al centro della Sala Gozzadini il percorso di visita si snodava a partire da una ricostruzione rievocativa volta a suggerire al visitatore lo scenario che i ricercatori dovettero trovarsi di fronte quando intrapresero lo scavo, in un terreno ancora intatto, di alcune tombe a pozzetto del "Campo del Tesoro" nella necropoli verucchiese del Lavatoio. Nelle vetrine si dispiegava invece una successione di reperti ad illustrare diversi aspetti del rituale funerario e della composizione dei corredi: ceramiche legate alla cerimonia del banchetto funebre, oggetti di ornamento e di armamento, la cui presenza nelle sepolture era indirizzata non solo a rappresentare il momento di commemorazione del defunto, ma soprattutto a sottolinearne l'appartenenza di genere e il suo ruolo sociale all'interno della famiglia e della comunità.
La mostra è stata promossa da: Comune di Castenaso - MUV - Museo della Civiltà Villanoviana, Comune di Bologna - Museo Civico Archeologico, Comune di Verucchio -Museo Civico Archeologico, Soprintendenze Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara e per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, Istituto Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna.