Un ospitale per pellegrini presso il ponte dell'Idice
Conversazione di Paola Foschi: San Giacomo. Un ospitale per pellegrini presso il ponte dell'Idice. L’attuale borgata di Idice è sorta attorno al ponte sulla via Emilia e alla chiesa di S. Giacomo, ricordata già nell’XI secolo, che provvedeva alla manutenzione del vicino ospizio per pellegrini. Ospizio e chiesa svolsero la loro missione caritativa e di manutenzione dell’infrastruttura fino alle soppressioni napoleoniche agli inizi del XIX secolo. In seguito l'ospizio venne abbattuto, mentre l’edificio di culto, prima trasformato in oratorio privato e infine sconsacrato, oggi è divenuto una civile abitazione.
Una documentata ricostruzione della genesi storica della chiesa, condotta dalla relatrice, ha dimostrato che, ereditandone le funzioni, il complesso è sorto nel luogo di un’antica stazione di posta, lungo la grande strada consolare romana, riconoscibile nella Tabula Peutingeriana con il nome di Isex flumen, a sei miglia da Bononia e a quattro da Claterna.
L’importanza del sito sarebbe stata determinata dal fatto che la località contrassegnava l’incrocio fra la via Emilia e un tracciato viario parallelo all’asta fluviale che si vuole identificare con uno dei diverticoli della via Flaminia minor proveniente da Arezzo attraverso il crinale Idice-Sillaro con capolinea a Bologna. Anche se il nucleo di Idice non doveva avere particolare importanza e consistenza insediativa e non si dispone di alcuna di documentazione, né di alcuna fonte letteraria utile a ricostruire la situazione nella quale si trovò questa stazione di posta tra Tardoantico e alto Medioevo, sembra assodato che la destinazione posteriore a luogo di ricovero, di ristoro e di cambio della cavalcatura non possa che affondare le radici nelle sue stesse origini itinerarie romane.
Il ciclo di incontri è stato promosso dall'Assessorato alla Qualità Socio-culturale del Comune di S. Lazzaro di Savena, dal Museo della preistoria "L. Donini" e dall'IBC.