Risultati del progetto "In profondità senza scavare"
Queste moderne metodologie hanno influenzato la ricerca archeologica, favorendo il dialogo tra competenze diverse e rinnovando radicalmente il tradizionale metodo di lavoro dell’archeologo.
Il progetto si proponeva di sperimentare tali tecnologie innovative per cercare di ricostruire la storia di una parte della città di Bologna di eccezionale valore storico-archeologico. Gli eventi sismici del 2012 che hanno colpito la regione hanno dimostrato l'importanza di una buona documentazione del patrimonio storico in generale e archeologico in particolare, oltreché piani accurati per la preservazione e la valorizzazione dello stesso.
valorizzazione dello stesso.
A Bologna, come in molte altre città italiane, edifici e contesti architettonici storici meriterebbero dunque di essere nuovamente osservati con gli occhi di archeologi esperti, capaci di produrre una documentazione più aggiornata, utile anche ai fini della tutela e della valorizzazione. Le ricerche di archivio, le immagini da piattaforme digitali remote, unite agli strumenti geofisici, come il georadar permettono infatti di andare oltre per guardare anche quello che giace ancora sepolto nel sottosuolo, senza necessariamente effettuare altri scavi, distruttivi, onerosi e spesso problematici per la vita dei cittadini.
In accordo con la Soprintendenza e gli Enti locali, è stato selezionato il complesso monumentale di San Giovanni in Monte, offeso dai recenti eventi sismici e che quindi necessita di un'indagine approfondita ai fini della conservazione e della valorizzazione, per sperimentare questo nuovo metodo di lavoro e presentare ai cittadini in maniera diversa la storia della loro città.
Al progetto, che è stato sostenuto dalla Fondazione del Monte sotto la direzione scientifica di Giuseppe Sassatelli, hanno partecipato il Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali e il Dipartimento di Architettura dell'Università di Bologna e importanti Istituzioni bolognesi, come la Biblioteca Comunale dell'Archiginnasio, la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell'Emilia Romagna, la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia-Romagna, l’Istituto per i Beni Artistici Culturali e Naturali, la Biblioteca d'Arte e di Storia San Giorgio in Poggiale, l’Archivio Cartografico.
Dove e Quando
Bologna 21 maggio presso il Dipartimento di Storia, Culture e Civiltà - sezione di Archeologia