Celebrazioni per il bicentenario della nascita di Giovanni Gozzadini
Il 15 ottobre di poco più di duecento anni fa nasceva nel capoluogo felsineo Giovanni Gozzadini, ultimo discendente in linea maschile di una delle più antiche famiglie senatorie cittadine, che sin dal Medioevo vantava nel proprio albero genealogico uomini d’arme, uomini di chiesa e personaggi del calibro di Bettisia, insegnante di diritto presso lo Studio nel XIII secolo, o di Ludovico, illustre giurista della Bologna cinquecentesca.
Nella circostanza del bicentenario, Il Comune di Castenaso che, insieme all’IBC, alla Soprintendenza Archeologica dell’Emilia-Romagna, alla Provincia di Bologna, hanno dato vita al MUV- Museo e Centro di documentazione sulla civiltà villanoviana, ha promosso una giornata celebrativa per rinverdirne il ricordo e offrire alla cittadinanza un’occasione di conoscenza e di riappropriazione del proprio retaggio culturale. Ma, anche un modo per dare visibilità e rappresentazione alla “memoria loci" di Villanova e della stessa Castenaso.
Per approfondire
Un sito curato dall’Agenzia Informazione e Ufficio stampa della Giunta regionale e dall’IBC, in collaborazione con il Museo Civico del Risorgimento di Bologna e Lepida Tv.
Una pagina ed un podcast realizzati da Radio Online dell'Emilia-Romagna. A cura di Cinzia Leoni
Il programma e gli Atti della giornata di studi
Si è cominciato, in mattinata, con una serie di conversazioni che, sotto diverse angolature, ne inquadreranno la personalità di studioso attento alle patrie memorie, a contatto con numerosi altri insigni intellettuali e politici del suo tempo, ma anche di uomo dell’Italia”nuova”, protagonista degli eventi sfociati nell’unificazione del Paese. Non si è trascurato di sondare altri precipui aspetti: il ruolo della moglie Nina, fedele compagna di lavoro e donna fra le più in vista del secondo Ottocento per il suo patriottismo militante e per il notissimo circolo culturale, i “luoghi” della loro vicenda temporale (Villanova, il Palazzo di Bologna, l’Eremo di Ronzano), senza dimenticare l’insostituibile ruolo assolto dalla Deputazione di Storia Patria, da lui presieduta, voluta dal corregionale Luigi Carlo Farini con il compito di studiare tutti gli ambiti storici che potevano gettare luce sulle origini e sull’integrazione culturale dalle quali ebbe a formarsi il popolo italiano. I lavori si sono chiusi, infine, con una carellata sulla stampa dell'epoca e sugli echi suscitati dal dibattito intorno alla scoperta di Villanova, da eventi come il V Congresso di Antropologia e Archeologia preistoriche oppure da importanti fatiche scientifiche come lo studio sull’acquedotto romano del Setta.
I lavori hanno visto una nutrita partecipazione dell'IBC, con interventi di Valeria Cicala, Elisabetta Landi, Fiamma Lenzi.
E ancora....
Un Gran Pranzo Risorgimentale e un’esibizione di Balli Patriottici hanno concluso le celebrazioni, allietando gli intervenuti e contribuendo in misura non piccola a ricostruire, anche attraverso la rivisitazione gastronomico-spettacolare, il clima e la temperie sociale e culturale di due secoli fa, nel momento in cui – per rubare il titolo a una delle conversazioni in programma – si realizzò infine un sogno e l’Italia fu da allora e per sempre una sola patria.
Le celebrazioni del Bicentenario gozzadiniano si inserivano nel quadro delle iniziative promosse in occasione della “Settimana della Preistoria”.