A Castenaso la mostra "Giovanni Gozzadini e la scoperta del Villanoviano"

La mostra "Giovanni Gozzadini e la scoperta del Villanoviano”, intendeva riportare nei luoghi della loro scoperta alcuni dei reperti tratti in luce intorno alla metà dell'Ottocento dall'archeologo bolognese e facenti parte delle collezioni storiche del Museo Archeologico di Bologna

Il  MUV – Museo della civiltà Villanoviana, istituzione culturale dedicata al tema della cultura villanoviana, ha promosso insieme all'IBC e alla Soprintendenza per i Beni Archeologici, con la collaborazione di alcune realtà museali del territorio bolognese, una serie di esposizioni temporanee che intendevano  far conoscere, valorizzare e ricondurre ad unità  un insieme di ricche testimonianze villanoviane emerse nel suo comprensorio e nei territori limitrofi in oltre un secolo e mezzo di ricerche e scoperte fortuite.

Sotto il titolo unitario “Castenaso villanoviana: scavi archeologici dal 1853 ai giorni nostri”, le iniziative puntavano a creare collaborazioni importanti con le altre realtà museali della provincia bolognese che attualmente ospitano i materiali rinvenuti nel tempo a Castenaso e nei suoi pressi: il Museo di Bologna già ricordato,  il Museo Civico Archeologico e Paleoambientale "E. Silvestri" di Budrio, il Museo della Preistoria "L. Donini" di San Lazzaro di Savena.

LMUV_mostraMCABOa prima mostra in programma, dal titolo “Giovanni Gozzadini e la scoperta del Villanoviano”, ha visto come suo nucleo principale  alcuni reperti   concessi in prestito dal Museo Civico Archeologico di Bologna, trovati dal conte Giovanni Gozzadini tra il 1853 ed il 1855  a Caselle di S. Lazzaro,  in un'area allora facente parte della  sua tenuta di campagna di Villanova, non lontano dalla sede del MUV.

Il percorso  espositivo permetteva al visitatore di ammirare una serie di ceramiche, sia legate al rituale funerario (vasi biconici e scodelle di coperture) sia da banchetto (tazze, piattelli, olle, ollette, bicchieri, boccali), unitamente ad alcuni reperti metallici, in bronzo ma anche in ferro, riconducibili alla filatura e tessitura, all'ornamento personale, alla toeletta sia maschile che femminile, che aprono uno squarcio su diversi aspetti della quotidianità peculiari della cultura villanoviana. Fra i reperti in mostra, da  segnale per il loro particolare pregio una tazza baccellata con ansa sopraelevata a a cordoni ritorti e  una brocca con ansa zoomorfa.

Dove e Chi

MUV di Castenaso, sabato 25 ottobre 2014. Saluti: Stefano Sermenghi -  Sindaco del Comune di Castenaso, Giorgio Tonelli - Assessore alla Cultura, Paola Giovetti - Direttore del Museo Civico Archeologico di Bologna,  Marco Edoardo Minoja - Soprintendente per i Beni Archeologici, Fiamma Lenzi - IBC Servizio Musei

 

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ultima modifica 2022-09-09T10:00:34+02:00
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