Convegni
Affreschi in museo: problemi di conservazione e fruizione
(33.65 KB)Il restauro di decorazioni murali all’interno di sedi museali, al di là dei problemi e delle caratteristiche più specificamente tecniche e metodologiche riferite all’intervento, pone la necessità di affrontare le numerose tematiche riguardanti la buona conservazione e la fruizione del patrimonio recuperato. Assumono così importanza, tra l’altro, operazioni di controllo degli ambienti, di scelta delle fonti illuminanti, di manutenzione degli impianti, di gestione dei visitatori.
Il convegno che l’IBC ha proposto in occasione dell’undicesima edizione di RESTAURO, affrontava questi temi prendendo lo spunto dall’ultimazione dell’intervento eseguito sulla parete affrescata da Francesco del Cossa nel Salone dei Mesi di Palazzo Schifanoia a Ferrara. Il lungo e delicato lavoro di recupero della preziosa decorazione si è inserito nel generale progetto avviato già da vari anni dal Comune di Ferrara e dall’IBC per la valorizzazione di una delle più importanti sedi della corte estense.
Tali programmazioni, che richiedono impegni finanziari consistenti e tempi di esecuzione protraentisi nel tempo, non possono non prevedere azioni mirate ad ottimizzare negli anni il risultato dei lavori.
Nel corso della giornata si sono alternati tecnici e responsabili di progetti di recupero di alcune interessanti realtà museali per illustrare e documentare i problemi affrontati e le soluzioni adottate o che si intendono adottare. Dopo una introduzione generale sul tema del convegno a cura di Giuseppe Basile dell’Istituto Centrale del restauro, si è parlato della Cappella Sistina, di Santa Maria della Scala a Siena, del chiostro dei Canonici di san Lorenzo a Genova, di Palazzo Milzetti a Faenza, di Palazzo Trinci a Foligno, della Rocca di San Martino in Rio (Re).
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Presentazione
In occasione del convegno è stata riproposta la presentazione del volume Restauratore di beni culturali: regole, profili di competenza, formazione, lavoro a cura di G. Favarin, C. Ferrari, F. Scaringella.
La pubblicazione rappresenta l’esito di una ricerca finanziata dal Fondo Sociale Europeo e promossa dalla Regione Emilia-Romagna attraverso l’Assessorato alla Formazione Professionale, l’Assessorato alla Cultura e l’IBC. La ricerca è stata commissionata dalla Regione allo IAL Emilia-Romagna /Ente CISL per la formazione professionale) area di Modena e Reggio Emilia.
Conservare il novecento: i vestiti del libro
Il convegno era suddiviso in due sessioni:
La sessione mattutina "I vestiti del libro" - coordinata da Luigi Crocetti - di carattere generale ha messoa fuoco l'importanza documentaria ed estetica di tutti quegli elementi che compongono il libro moderno in quanto manufatto con particolare riguardo alla veste del volume (sopraccoperta, copertina e relativi risvolti) nonché all'evoluzione dell'illustrazione anche in relazione alle avanguardie artistiche della prima metà del Novecento. Le sopraccoperte e le copertine dei libri rappresentano spesso i risultati più avanzati della ricerca grafica del periodo ed inoltre contengono informazioni, anche commerciali, che non vengono riportate all'interno del libro. Come è noto spesso dai risvolti di copertina si desumono altresì notizie non solo relative al contenuto del libro ma anche alla biografia dell'autore. Si sono succeduti interventi di autorevoli studiosi: Antonio Faeti (docente di grammatiche della fantasia - Accademia di Belle arti di Bologna), Attilio Mauro Caproni (Università degli studi di Udine), Andrea Battistini (Università degli studi di Bologna), Mauro Chiabrando (giornalista e consulente della rivista Charta) e Paola Puglisi (Biblioteca Nazionale Centrale di Roma).
La sessione pomeridiana, dal titolo "Ricerche e progetti per la conservazione", coordinata da Rosaria Campioni, ha trattato il tema della conservazione integrale del libro molto problematica proprio per quanto riguarda la sua veste esterna. Talvolta proprio gli stessi istituti deputati alla conservazione non sono sufficientemente attenti al rigoroso rispetto delle sopraccoperte e delle copertine che sono a rischio sia per l'assidua consultazione sia nel momento in cui si promuove la rilegatura. In particolare in occasione della rilegatura di annate di periodici viene alterata e compromessa l'integrità dei singoli fascicoli. Sono state presentate relazioni, con l'esemplificazione anche di metodologie e tecniche volte alla salvaguardia integrale dei libri e dei periodici, di Giacinto Andriani (Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori), Giovanna Mori e Daniela Scala (Civica raccolta delle stampe "A. Bertarelli" di Milano), Tiziana Plebani (Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia)e Armida Batori (Istituto Centrale per la Patologia del Libro).