Al MUV di Castenaso la mostra "Villanova e Verucchio. Un'antica storia comune"
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al 10/06/2018 alle 00:00
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Dal 7 ottobre 2017 e fino al 10 giugno del prossimo anno il MUV - Museo della civiltà Villanoviana arricchisce il suo percorso di visita con una mostra che presenta i protagonisti delle scoperte effettuate nel territorio bolognese prossimo a Villanova e a Verucchio nel Riminese e valorizza parte dei materiali che furono recuperati grazie alle loro esplorazioni. I coniugi Giovanni Gozzadini e Maria Teresa Serego Allighieri, tra il 1853 e il 1856, scavarono il sepolcreto di Caselle di S. Lazzaro di Savena, attiguo ai loro possedimenti di Villanova, mentre l'archeologo piemontese Edoardo Brizio, trapiantato a Bologna, e Alessandro Tosi tra il 1893 e 1894 indagarono la necropoli del Lavatoio (poderi Ripa e Campo del Tesoro) di Verucchio. I materiali messi in luce costituiscono oggi una parte delle collezioni e dei percorsi di visita rispettivamente del Museo Civico Archeologico di Bologna e di quello di Verucchio.
L’evento rappresenta un’importante occasione per ospitare al MUV i materiali verucchiesi che normalmente sono esposti nella Sala III del Museo Civico Archeologico di Bologna dedicata proprio a Verucchio (podere Ripa), che per un periodo di tempo di qualche mese sarà chiusa al pubblico insieme ad altre parti del percorso per lavori di manutenzione. L'esposizione costituisce anche un'opportunità per rivisitare e far conoscere al pubblico i metodi e le caratteristiche della ricerca archeologica nella loro evoluzione storica.
Al centro della Sala Gozzadini il percorso di visita si snoda a partire da una ricostruzione rievocativa volta a suggerire al visitatore lo scenario che i ricercatori dovettero trovarsi di fronte quando intrapresero lo scavo, in un terreno ancora intatto, di alcune tombe a pozzetto del "Campo del Tesoro" nella necropoli verucchiese del Lavatoio. Nelle vetrine si dispiega invece una successione di reperti che illustrano diversi aspetti del rituale funerario e della composizione dei corredi: ceramiche legate alla cerimonia del banchetto funebre, oggetti di ornamento e di armamento, la cui presenza nelle sepolture era indirizzata non solo a rappresentare il momento di commemorazione del defunto, ma soprattutto a sottolinearne l'appartenenza di genere e il suo ruolo sociale all'interno della famiglia e della comunità.
La mostra è promossa da: Comune di Castenaso - MUV - Museo della Civiltà Villanoviana, Comune di Bologna - Museo Civico Archeologico, Comune di Verucchio-Museo Civico Archeologico, Soprintendenze Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara e per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, Istituto Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna.
L'ideazione e la cura dell'esposizione sono di Paola Poli (conservatore MUV) ed Elena Rodriguez (direttore MCAVe), con il coordinamento di Rita Rimondini (direttore MUV).