“ViVi il Verde” alla scoperta dei giardini e dei parchi dell’Emilia-Romagna
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Quando
al 25/09/2016 alle 00:00
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Anche nel 2016 l’Istituto Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna organizza per il 23-24-25 settembre “Vivi il Verde. Alla scoperta dei giardini dell’Emilia-Romagna”, un ricco calendario di eventi in tanti luoghi diversi sparsi su tutto il territorio regionale, da Piacenza a Rimini. Protagoniste le grandi città (Bologna, Parma, Modena, Reggio Emilia, Rimini, Ravenna, Ferrara, Forlì, Cesena) e tante località in provincia. Sono coinvolti giardini pubblici, giardini privati aperti al pubblico, giardini storici, parchi, giardini e orti botanici, aree urbane verdi, giardini di ville o di castelli, e persino angoli verdi all’interno di musei. In generale si parlerà di grandi alberi e di natura “da vivere” secondo le modalità più disparate: visite guidate ai giardini, certo, ma anche laboratori, conferenze “sul campo”, percorsi sensoriali, lezioni pratiche, “treewatching”, incontri con chi i giardini li cura e li protegge per mestiere, atelier didattici per i più piccoli, presentazioni di volumi sul tema, visite speciali in “notturna” e all’alba, e tanto altro.
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Playlist VIVI IL VERDE (da youtube)
La terza edizione prevede il coinvolgimento di decine di aree verdi.
Si va da giardini privati, come il giardino del Casoncello a Loiano, in provincia di Bologna, al Giardino di Villa des Vergers a Rimini, progettato da Pietro Porcinai, ai giardini di ville e palazzi storici, come quello della Reggia di Colorno, del Palazzo di Ludovico il Moro a Ferrara con il suo splendido “labirinto”, quello della Fondazione Magnani Rocca a Mamiano di Traversetolo, in provincia di Parma, di Villa delle Rose e di Villa Salina a Bologna, di villa La Babina a Imola, che fa parte del circuito dei “Grandi Giardini Italiani”, il giardino parco di Villa Sorra, nel modenese, e i giardini pensili di Ravenna.
In omaggio all’inventore del giardino all’inglese, Lancelot Brown (1716-1783), di cui ricorre quest’anno il centenario della nascita, diverse sono le occasioni di approfondimento sull’argomento, come ad esempio a Villa Smeraldi di San Marino di Bentivoglio, con il suo grande parco e il pomario. Apriranno anche i giardini delle “delizie estensi”, nome con cui si designano le residenze ducali nel ferrarese. Nella “Versailles degli Estensi”, ovvero la Reggia di Belriguardo, si approfondirà il tema del “giardino dipinto”, e così anche a Bologna. Si parlerà anche dei giardini dei tanti castelli dell’Emilia-Romagna, in alcuni casi ricostruendone la storia, come il giardino pensile della Rocca di Vignola, di cui restano solo testimonianze pittoriche. A Piacenza scopriremo il grandioso “giardino sognato” di palazzo Farnese, progettato dal Vignola nel 1564, ma che non fu mai realizzato. A Castel San Pietro un pomeriggio dedicato al “Giardino degli Angeli” e alla sua storia, un giardino a forma di cuore con una speciale biblioteca realizzata dentro un albero! Visita speciale anche ai “giardini dell’anima” di Tonino Guerra a Pennabilli. Per i giardini “nati” di recente andremo alla scoperta del piccolo bosco che a Ferrara è stato dedicato al maestro Claudio Abbado, che si definiva “un giardiniere prestato alla musica”. Coinvolti anche gli orti botanici, quello di Ferrara, con visite e riflessioni, e quello di Bologna, dove si approfondirà quest’anno il tema delle felci. Tanti i roseti: quest’anno avremo la possibilità di visitare il roseto sperimentale “Raffaele Bazzocchi” a Faenza, nato a metà degli anni Novanta e che ad oggi presenta ben 1680 piante!
Alcune escursioni prevedono la visita a secolari castagneti matildici che, proprio in questo periodo, ci offrono i loro preziosi frutti.
Le iniziative sono per la maggior parte gratuite, alcune prevedono la prenotazione obbligatoria e il numero chiuso.
La conferenza inaugurale della rassegna, a cura del prof. Eugenio Riccomini, è prevista a Bologna per venerdì 23 settembre, alle 17, a palazzo Hercolani-Scuola di Scienze Politiche (Strada Maggiore 45). I partecipanti riceveranno in omaggio il volume IBC “Giardini nel tempo. Dal mito alla storia”. Ingresso libero
Locandina della conferenza inaugurale
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